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Immagine del redattoreLuca Ruocco

Formula 2: Guida alla Sfida Finale


Nei prossimi due weekend si disputeranno gli appuntamenti finali della stagione 2020 di Formula 2. Quattro gare, 96 punti a disposizione e sei realistici candidati al titolo, nonostante l’aritmetica regali speranze a nove piloti tra i ventidue che si schiereranno in griglia di partenza. La tensione raggiungerà vette ancora inesplorate in una stagione già altamente spettacolare: pronti a scoprire, grazie a Giù la Visiera, la guida completa al finale della serie cadetta?


ORARI E CIRCUITI

Seguendo quanto accadrà per la categoria regina, anche la serie cadetta disputerà il doppio appuntamento in Bahrein su due tracciati diversi. La prima settimana (27-29 novembre) verrà utilizzata la pista tradizionale, sulla quale sono state scritte pagine storiche della storia moderna della seconda formula. Dal 4 al 6 dicembre, invece, l’evento finale verrà corso tra le (poche) curve dell’Outer Circuit, una particolare versione del tracciato bahreinita che unisce il primo e il terzo settore della pista canonica con un breve rettifilo intervallato da una chicane, dando vita ad un disegno iper-veloce (quattro rettilinei raccordati da altrettante pieghe) che promette tempi intorno al minuto per le monoposto di Formula 2.

Gli orari, come per la categoria regina, subiranno variazioni tra i due fine settimana. Il Gran Premio del Bahrein di Formula 2 vedrà quindi impegnati i piloti sotto la luce del sole, mentre quello di Sakhir (l’appuntamento finale) al tramonto, soprattutto per quanto riguarda le sessioni di gara. In tabella sono riportati gli orari italiani delle diverse sessioni.

PUNTI DISPONIBILI

Il campionato di Formula 2 segue il punteggio della categoria maggiore (25-18-15-12-10-8-6-4-2-1) solo nella corsa del sabato, denominata Feature Race, durante la quale è obbligatorio fermarsi ai box (dal 6° giro in poi) per cambiare gomme selezionando la mescola alternativa rispetto a quella montata in partenza. Sono assegnati 4 punti per la Pole Position e 2 per il giro più veloce. La gara della domenica (Sprint Race), leggermente più corta in termini chilometrici, non presenta alcun obbligo di sosta ai box, assegna 2 punti per il giro più veloce e vede i primi otto piloti della corsa del sabato schierarsi in griglia a posizioni invertite. Al traguardo vengono premiati con punti iridati due piloti in meno rispetto al giorno precedente, secondo lo schema 15-12-10-8-6-4-2-1. I contendenti al titolo potranno quindi sommare, a cavallo degli appuntamenti finali, un massimo di 96 lunghezze. Ad oggi, considerando i soli pretendenti aritmetici all’iride, la classifica recita:



I FAVORITI

Come accennato in precedenza, nonostante l’aritmetica sostenga il contrario sono solo sei i piloti realisticamente in lizza per il titolo 2020 di Formula 2.

  • Mick Schumacher - Il tedesco si presenta a Sakhir forte di 22 lunghezze di vantaggio sul più diretto inseguitore, dei favori del pronostico e di un campionato tutto in crescendo, sfociato nell’eccellente stato di forma delle ultime corse. Proprio come accaduto in F3 nel 2018, il fine settimana di Spa (circuito caro alla famiglia Schumacher) ha rappresentato il punto di svolta della stagione per Mick. Tra le Ardenne il ventunenne, nonostante la vittoria gli sia sfuggita, ha mostrato un passo complessivo al livello dei migliori in ogni sessione. Gli sprazzi di competitività assoluta precedenti (Silverstone 2, Austria), fino a quel momento rovinati da qualche errore di troppo, hanno trasformato un’ottima serie di podi e quarti/quinti posti in una vera e propria ferocia agonistica. In seguito alla trasferta belga Schumacher ha infatti conquistato due Feature Race su tre (Monza e Sochi), dominato il fine settimana russo e raddrizzato in gara un weekend complesso come quello del Mugello, al termine del quale ha sorprendentemente ampliato il divario sui più diretti inseguitori. Il sedile in Haas per il 2021 sembra saldamente nelle sue mani: in Bahrain saprà mantenere lo stato di forma sferrando i colpi finali agli avversari, conquistando anche la prima Pole Position in Formula 2?

  • Callum Illott Il pilota inglese, compagno di Schumacher in FDA (assieme ad Alesi, Shwartzman e Armostrong), ha mostrato indiscutibilmente la miglior velocità pura del lotto in questi sei mesi di campionato. Eppure la classifica piange. Qualche errore da matita blu, qualche magagna d’affidabilità e una buona dose di cattiva sorte hanno mortificato la campagna – altrimenti eccellente – del relativamente esperto suddito di Sua Maestà. Illott è al volante della monoposto globalmente meglio gestita (UNI-Virtuosi) e potrà contare su diversi alleati in Bahrain, dove si attendono corse decisamente competitive: saprà approfittarne?

  • Yuki Tsunoda Da Tsunoda in poi il recupero comincia a diventare complesso, dato che le 44 lunghezze di svantaggio assomigliano paurosamente al massimo punteggio disponibile in un intero evento di Formula 2. Il giapponese, pupillo Honda, sembra pressoché certo di un sedile in Alpha Tauri nel 2021. Correrà libero da pensieri e, per sperare nel colpaccio, deve augurarsi almeno due corse stregate per Schumacher. Dal punto di vista della velocità pura non dovrebbero sorgere criticità; Yuki – e il team Carlin – hanno però peccato di continuità nel 2020, un vizio da eradicare senza appelli in vista del gran finale di stagione. Sempre sapendo che il destino di Tsunoda, purtroppo per lui, non è nelle sue stesse mani.

  • Christian Lundgaard – La stagione dell’esordiente danese sarà comunque positiva, anche se dovesse mancare l’obiettivo – del tutto inaspettato – del titolo di categoria. Il passo mostrato al Mugello, dopo una serie di corse concrete, lasciava presagire un finale di stagione scoppiettante; la disastrosa Sochi ha ridimensionato le aspettative, ma il ritardo in classifica permetterà a Lundgaard una condizione mentale invidiabile. Lui, infatti, dovrà solo concentrarsi sul conquistare più punti possibile, conscio che dopo aver strapazzato il favoritissimo Zhou (suo compagno di accademia in Renault), il resto rappresenta solo un graditissimo superfluo. In attesa di un 2021 da protagonista.

  • Robert ShwartzamanL’alfiere Prema, stella emergente dell’accademia Ferrari, ad inizio stagione aveva prepotentemente conquistato lo scettro di favorito assoluto. Nonostante qualifiche difficili, in gara sembrava gestire gli pneumatici infinitamente meglio degli avversari, il che lo condusse a clamorosi – e meritatissimi – successi. Il crescere della pressione e il naturale miglioramento dei colleghi lo hanno messo in difficoltà, tanto che dopo la vittoria nella Sprint Race di Spa il russo ha del tutto perso la bussola. Un colpo di reni finale, al di là delle possibilità iridate, potrebbe però rappresentare un preziosissimo aiuto per il compagno di squadra: Mick Schumacher.

  • Nikita Mazepin Sembra ormai certo che il russo, decisamente incostante in questa stagione, otterrà il secondo volante in Haas grazie al sostegno economico del padre. La ragione suggerisce che non lo farà da campione in carica della serie cadetta, ma in Bahrain potrebbe arrivare qualche altra vittoria di tappa (Nikita tende a gestire ottimamente il degrado delle coperture) e un importante ruolo indiretto nella corsa al titolo. Sempre che una sorpresa non rivoluzioni completamente il panorama della seconda categoria.


GLI OUTSIDER

Ghiotto, Deletraz, Zhou. Tre piloti iper-esperti, maestri nel gestire il degrado delle coperture Pirelli, vera chiave di volta per ottenere una prestazione di livello assoluto in Bahrain. Saranno loro l’ago della bilancia del mondiale, inserendosi tra i pretendenti al titolo soffiando punti iridati tanto preziosi quanto agognati? A loro potrebbe unirsi Ticktum, acerba e velocissima promessa appartenuta alla galassia Red Bull. Oppure Aitken e Drugovich, due piloti transitati di sfuggita nelle zone nobili della classifica, anche se mai in maniera convincente. Non si può non citare, in chiusura, Theo Pourchaire: è molto difficile che l’astro nascente francese, incredibile sorpresa in Formula 3, possa dire la sua all’esordio nella seconda serie. Theo correrà in Bahrain delle gare fondamentalmente propedeutiche al 2021. I grandissimi, però, tendono a raggiungere traguardi al di là di ogni attesa: sarà il suo caso?


Gli orari non sono sempre agevoli, ma permettete un consiglio spassionato da Giù la Visiera. Il campionato di Formula 2 garantirà un pathos sconosciuto da anni alla massima serie, grazie ad una lotta per il titolo che, a meno di clamorose sorprese, potrebbe protrarsi fino agli ultimi chilometri stagionali. Insomma, una scorpacciata di emozioni ad alti ottani prima del duro inverno senza corse: da non perdere per nessun motivo!


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