Zandvoort. Ovvero la festa annunciata, il party più arancione dell’anno pronto ad esplodere per la decima vittoria stagionale di Max Verstappen. Andrà davvero così? Scopritelo nell’anteprima al fine settimana olandese di Giù la Visiera!
Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
La pista delle dune torna ad accogliere la Formula Uno dopo l’enorme successo del 2021, quando un mare arancione invase le tribune e festeggiò la vittoria dell’idolo di casa, il SuperMax protagonista dell’omonima e alquanto elegante hit planetaria.
Lo storico tracciato olandese, teatro di un ventennio di corse della massima serie tra gli anni ’60 e gli anni ’80, ha fatto innamorare diversi piloti anche nella sua versione rinnovata, grazie ai lavori condotti dall’italiana Dromo. Stretta, tortuosa, incastonata nei saliscendi che anticipano di poco il Mare del Nord, la pista rappresenta una delle sfide più esaltanti dell’intero mondiale, grazie a curve storiche come la Tarzan, passaggi mozzafiato come la Masterbocht e le due curve sopraelevate concepite proprio per il ritorno della Formula Uno, imprescindibili nel favorire un minimo di sorpassi.
La natura del tutto opposta al circuito di Spa permetterà agli addetti ai lavori di comprendere quanto lo strapotere Red Bull fosse figlio della sola conformazione del tracciato belga. I dossi, le sconnessioni e le pendenze tipiche di Zandvoort dovrebbero imporre nuovamente assetti mirati al contenimento dell’usura dei pattini inferiori, particolarmente rilevante dopo la DT 039. Se qualche vettura di norma competitiva nei tracciati ad alto carico dovesse faticare più del dovuto, le conseguenze della decisione legislativa potrebbero cominciare ad emergere prepotenti, con annessi probabili e numerose polemiche.
Indipendentemente da tutto ciò, a Zandvoort è fondamentale trovare un buon equilibrio complessivo e prevenire l’elevato consumo delle coperture su entrambi gli assali, con le temperature del tracciato che possono variare enormemente da una giornata all’altra e il grip che risente della sabbia, trasportata in pista dal vento del Nord.
IL PROGRAMMA
Saranno Formula 2, Formula 3 e Porsche Supercup le categorie chiamate ad affiancare la F1 tra le Ardenne.
Di seguito trovate il programma delle attività in pista per le tre principali categorie, con le sessioni visibili integralmente su SKY SPORT F1; prestate attenzione al leggero cambiamento negli orari delle sessioni rispetto alla tradizione delle corse europee 2022, cambiamento dettato dalle limitazioni al rumore della città balneare olandese. TV8 trasmetterà in differita le qualifiche alle 18.30 di sabato e la gara alle 18.00 di domenica.
SU DI GIRI
Max Verstappen. O meglio, il numero 1. È lo stesso incipit della puntata di Giù la Visiera dedicata al Gran Premio del Belgio, e francamente risulta impossibile cambiare il soggetto di su di giri. Chi ama le corse e sa allontanarsi anche solo momentaneamente dal tifo Rosso, avrà ammirato un pilota capace di compiere un’impresa da brividi in quel di Spa. Sotto alla corazza di un ragazzo forgiato prima dalle maniere… discutibili del padre, poi dalla sfida dello scorso anno con Hamilton, vive un uomo che proprio un anno fa, a Zandvoort, mostrò un’emozione sincera. Visto lo stato di forma e la fame insaziabile che lo contraddistinguono, è lecito attendersi il bis questa domenica; resta solamente da scoprire come otterrà il trentesimo trionfo in carriera. Noioso.
INSABBIATI
L’Alfa Romeo sta vivendo un momento particolare della sua storia in Formula Uno. Al di là di qualunque discorso sulla vita più o meno breve che avrà il Biscione nella massima serie (dal 2023 non sarà più con Sauber, ma non è detto non si aprano altre porte), il 2022 è stato un campionato tutto sommato positivo, almeno fin ora. Qualche ritiro di troppo, però, ha reso il bottino punti ben più deludente del previsto. Su una pista difficile, che premia le vetture più bilanciate, è lecito attendersi un colpo di coda da chi, a Barcellona, viaggiava quasi al ritmo delle Mercedes?
IN SCIA
Fernando Alonso fa sempre parlare di sé, e con lui chiunque gli stia intorno, Alpine compresa. Eppure, quando a raccontarci qualcosa è la pista, l’asturiano si trasforma in un protagonista eccelso, capace di ammaliare i tifosi dalla primavera in poi in questo 2022. Veloce in qualifica, concreto in gara, una spanna sopra al compagno di squadra, Alonso sta creando una sorta di centro gruppo a sé stante, nettamente staccato dai colleghi abituali (Norris a parte). Sarà così anche a Zandvoort?
A RUOTE FUMANTI
Permettete la battuta e il leggero cambio di prospettiva ma stavolta a ruote fumanti assume un significato… letterale. Perché a Spa l’anteriore destra di Charles Leclerc fumava davvero, a causa di una visiera a strappo che ostruiva il condotto di raffreddamento del freno. Da lì la gara del monegasco si è enormemente complicata, conducendolo al secondo sesto posto di fila. Da Miami in poi – era il primo fine settimana di maggio – Charles è salito sul podio una volta sola. Un fenomeno al limite del paranormale, da correggere prontamente a Zandvoort. La F1-75 tornerà a brillare come ha fatto fino a luglio?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
Porsche, Porsche delle mie brame, perché non ti presenti nel reame?
Il matrimonio Red Bull – Porsche era dato come celebrato da quasi tutte le testate d’Europa, con addirittura qualche gaffe burocratica e qualche slogan sfuggito ad agire da veri e propri spoiler. Invece la trattativa sembra essersi arenata proprio sul più bello, con parte della struttura austriaca non del tutto convinta di cedere il 50% della scuderia di F1 alla Casa della Cavallino (di Stoccarda, non quello leggendario). Sarà vero, sarà falso? C’è davvero lo zampino Honda in questa storia, con i giapponesi forti di una Power Unit 2022 inaffondabile e ultra-prestazionale? Un colpo di teatro cancellerà tutte le voci e vedrà i tedeschi sfruttare la festa di Zandvoort per l’annuncio tanto atteso? Chissà…
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