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Immagine del redattoreLuca Ruocco

Giù La Visiera - Guida al GP del Belgio 2022



Spa. Tre lettere bastano e avanzano per evocare negli appassionati un’infinità di ricordi legati alla pista più bella del mondo. L’Eau Rouge, la pioggia, Pouhon e Michael Schumacher.

Sentimenti forti, di quelli che plasmano il motorismo rendendolo molto più di uno sport. Una magia a rischio per futili motivi economici, oppressa dall’illusione che bastino porticcioli disegnati e qualche celebrity in più per trainare il Circus verso nuove vette di popolarità.

Confidando in un lampo di lucidità verso il futuro, conviene godersi questa edizione del Gran Premio del Belgio. A presentarla, come al solito, pensa Giù la Visiera.


Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!


LA PISTA

Spa-Francorchamps non è solamente incastonata nello scenario più bello dell’intera stagione, con la foresta delle Ardenne che nasconde e rivela a piacimento l’iconico nastro d’asfalto belga. La pista presenta uno dei disegni più vari e impegnativi dell’intera stagione, con una serie di sfide di pilotaggio unite a grattacapi non indifferenti per gli ingegneri.

Il primo settore è caratterizzato dalla mitologica sequenza di Eau Rouge – Raidillon, fortemente modificata nelle vie di fuga dopo l’ammodernamento dell’impianto avvenuto lo scorso febbraio. Il tornantino della Source, che inaugura la tornata, è altrettanto impegnativo e, finalmente, per garantire la sicurezza dei motociclisti vedrà il ritorno della ghiaia al suo esterno. Superato il rettifilo del Kemmel si entra nel lunghissimo secondo settore, un’infinita sequenza di curve medio-veloci dove vengono premiate le vetture precise all’anteriore e stabili a centro curva. Infine, il terzo settore vede i piloti impegnati in un lungo tratto da percorrere a farfalla aperta (comprendente la piega di Blanchimont), per poi chiudere il giro affrontando la chicane del Bus-Stop.

L’alternarsi di curvoni veloci e lunghi tratti rettilinei premia le vetture che meglio si comportano montando ali particolarmente scariche, senza che ciò ne metta in crisi il bilanciamento generale. Optare per un livello di ala più importante può comunque aiutare, tanto nel settore centrale quanto in caso di pioggia. Trovare il giusto compromesso, magari esaltato da un pilota particolarmente in sintonia con le pieghe da cuore in gola, può rivelarsi vincente, al pari del godere di una Power Unit robusta, efficiente nella gestione dell’ibrido e dotata di spunto alle alte rotazioni.


IL PROGRAMMA

Saranno Formula 2, Formula 3 e Porsche Supercup le categorie chiamate ad affiancare la F1 tra le Ardenne.

Di seguito trovate gli orari delle attività in pista per le tre principali categorie, con le sessioni visibili integralmente su SKY SPORT F1. TV8 trasmetterà in differita le qualifiche alle 18.30 di sabato e la gara alle 18.00 di domenica.


SU DI GIRI

Max Verstappen. O meglio, il numero 1. Perché non c’è dubbio che, al di là dei vari problemi che hanno afflitto la campagna iridata della Ferrari, in realtà sia proprio l’olandese colui che, sbagliando pochissimo e cogliendo ogni occasione propizia, ha letteralmente preso in ostaggio il campionato Piloti 2022. Spa e Zandvoort, due corse in casa a distanza di una settimana (la madre di Max è belga, ndr), dovrebbero sorridere ad una Red Bull ulteriormente aggiornata. Regalare due gioie alla marea Orange indirizzerebbe la stagione verso la chiusura matematica a Suzuka, la patria dell’inaffondabile PU Honda. Bastano come argomenti, per esaltare un pilota che sta scrivendo la Storia?


INSABBIATI

Logica vuole che in Belgio entrambe le Ferrari partano dal fondo, montando gli ultimi aggiornamenti al comparto ibrido e facendo scorta di elementi freschi della Power Unit prima di Zandvoort, dov’è impossibile sorpassare, e di Monza, per ovvi motivi. Se le prove del venerdì dovessero rivelare una F1-75 imprendibile (molto difficile), solo Sainz avrebbe componenti abbastanza fresche per affrontare una sfida motoristica come quella belga. Preparare la sola gara e partire con due vetture nelle ultime file, allora, potrebbe rivelarsi un’ottima occasione per placare le polemiche sulle strategie e ottenere un buon risultato, a prescindere da una vittoria che sembra decisamente indirizzata verso Verstappen. Inoltre, un atteggiamento del genere rientrerebbe nel vero obiettivo della seconda metà di stagione del Cavallino Rampante: imparare a cogliere il massimo – e anche di più – da ogni singola situazione, si possa o meno vincere. Perché nel 2022, finora, è proprio questa abilità ad aver tristemente latitato a Maranello.


IN SCIA

La nuova direttiva sul controllo del porpoising e del consumo degli skid, le tavole di simil-legno poste sul fondo delle vetture, hanno instillato in casa Mercedes la speranza di un aggancio definitivo del duo di testa. Si sussurra infatti che proprio Ferrari e Red Bull siano le scuderie più abili nello sfruttare la deformazione dei pattini, potendo così viaggiare più vicine a terra e, quindi, molto più veloci. Russell e Hamilton, dotati di una livrea celebrativa per i 55 anni di AMG, sorprenderanno come a Budapest o la W13 tornerà a fare i capricci?


A RUOTE FUMANTI

Alpine e McLaren: al di là della lotta a suon di avvocati per i servigi di Oscar Piastri, che con tutta probabilità finirà a Woking a fronte di un risarcimento verso Enstone, le due scuderie sono impegnate in un duello alquanto serrato per il quarto posto tra i Costruttori. La scuderia francese è dotata di una monoposto più equilibrata in gara e una coppia di piloti molto più omogenea in quanto a prestazioni; Lando Norris, però, appare una spanna superiore ai suoi colleghi di centro gruppo, soprattutto in qualifica. Chi la spunterà a Spa, ricordando le difficoltà della MCL36 nei rettifili e le prestazioni sorprendenti delle A522 a Baku e Montreal?


I SUSSURRI DEL PADDOCK

Come evolverà il mercato piloti dopo l’annuncio della separazione McLaren-Ricciardo (qui il nostro speciale)?

Al di là della querelle legale sul destino di Piastri, sarà interessante comprendere verso dove si muoverà proprio Daniel Ricciardo, quali saranno le prossime mosse dell’Alpine e, soprattutto, quante sorprese ci aspettano da qui all’autunno. Mick Schumacher saluterà davvero la Haas? Chi finirà in Williams? Lo scopriremo solamente ascoltando i sussurri del paddock.


Assomigliate all’autore di questo articolo e amate talmente tanto Spa-Francorchamps da voler ascoltare ogni storia possibile sulla pista belga? STORIE MOZZAF1ATO le ha dedicato quattro speciali, con il racconto delle edizioni 1963, 1995, 1998 e 2008. Non perdetele!



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