Uno dei circuiti più iconici del calendario ospiterà il penultimo Gran Premio di questa infinita stagione 2022. Assegnati entrambi i mondiali, quali saranno gli spunti d’interesse di una corsa che negli ultimi anni ha sempre regalato grande spettacolo?
Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
L’autodromo José Carlos Pace sorge ad Interlagos, un sobborgo di San Paolo, dove in una casa ai bordi del vecchio tracciato viveva la nonna di Barrichello… Scherzi a parte – e augurandoci la maggior parte di voi abbia colto la citazione -, Interlagos fa parte della ristretta cerchia di tracciati storici che ancora resiste nel calendario.
Veloce, tortuoso e pieno di saliscendi, l’impianto paulista impone una sfida tecnica non indifferente; al di là della moderata altitudine (700 metri sul livello del mare), a rendere complessa la ricerca dell’assetto perfetto si sommano diverse curve a medio-bassa velocità e due lunghi rettifili. Le configurazioni a medio carico sono generalmente le preferite, con il compromesso meccanico che assume un ruolo preponderante nella corretta gestione degli pneumatici, particolarmente sollecitati dai tratti in appoggio e un asfalto relativamente abrasivo. La sola prova a libera a disposizione prima delle dispute delle qualifiche, poi, renderà fondamentale il lavoro di simulazione e definizione degli assetti completato nelle settimane precedenti al Gran Premio.
La pioggia attesa per l’intero fine settimana potrebbe spingere qualche scuderia a puntare su vetture più morbide e cariche aerodinamicamente, scommettendo sulla particolarità di condizioni che potrebbero sorridere ai motoristi maggiormente preoccupati dall’affidabilità delle proprie Power Unit.
IL PROGRAMMA
Il terzo e ultimo appuntamento stagionale con le Sprint Race vedrà come ormai consuetudine le qualifiche spostate al venerdì, la gara breve al sabato e il Gran Premio alla domenica, con la griglia di partenza stabilita dall’ordine di arrivo della giornata precedente.
L’attività in pista verrà trasmessa in diretta integrale su SKY SPORT F1, mentre TV8 offrirà la replica in chiaro della Sprint Race alle 21.30 di sabato e della corsa alle 21.30 di domenica.
SU DI GIRI
Non c’è dubbio sull’identità del favorito numero uno al trionfo nelle qualifiche, nella sprint race e nella gara di domenica. È Max Verstappen. L’olandese e la RB18, impegnati nella riscrittura continua di record su record, sembrano ormai praticamente imbattibili. Sulla pista di San Paolo, poi, il due volte iridato ha sempre volato e il pacchetto Red Bull – Honda si è adattato a meraviglia anche nei giorni peggiori. Rimane solo da chiedersi se qualche imprevisto – o qualche avversario miracolosamente al suo livello – possa rendere l’impresa più difficile, regalandoci una corsa meno scontata del previsto.
INSABBIATI
Dopo un autunno più che soddisfacente, almeno rispetto alla media delle corse 2022, l’Aston Martin ha subito una sorprendente battuta d’arresto a Città del Messico. L’atteso sorpasso ai danni dell’Alfa Romeo per il sesto posto tra i costruttori non si è materializzato, con Vettel e Stroll perennemente lontani dalla zona punti e alle prese con una monoposto nuovamente scorbutica e imprevedibile. Il ritorno ad altitudini meno estreme e il grip offerto dal tracciato paulista sapranno rendere avvincente il finale di stagione delle vetture dipinte in british racing green?
IN SCIA
Lewis Hamilton, diventato da pochi giorni cittadino onorario del Brasile, scenderà in pista a San Paolo consapevole di trovarsi a settecento chilometri dalla fine di un record pressoché irripetibile. Nonostante l’inglese dia poca importanza alla cosa, aver vinto una corsa in ogni stagione disputata rappresenta una statistica formidabile, oltre che la testimonianza di una competitività assoluta e quasi del tutto priva di momenti-no. Sulla carta le W13 non dovrebbero avere grandi possibilità contro le Red Bull; nel caso la corsa sia un po’ pazza, Lewis saprà cogliere l’occasione?
A RUOTE FUMANTI
Il duello tra Sergio Perez e Charles Leclerc per il secondo posto in classifica piloti interessa a pochi tifosi e pochissimi addetti ai lavori, tra i quali curiosamente il messicano stesso, informatosi della posizione della Rossa appena tagliato il traguardo a Città del Messico. Guardando al recente stato di forma, la RB18 dovrebbe rappresentare un’arma formidabile tra le mani di Perez, almeno per quanto riguarda la ricerca del secondo posto (Verstappen corre in una categoria a parte). Eppure, la tipica incostanza del messicano potrebbe offrire una buona possibilità di recupero a Leclerc, mentre l’altra Ferrari di Sainz, forte di un motore fresco, sarà chiamata alla rimonta da centro gruppo. Il tracciato di Interlagos tornerà a mostrarci una F1-75 velocissima sul giro secco e in difficoltà nella gestione delle coperture in gara? I tecnici di Maranello saranno capaci di indovinare l’assetto perfetto e sfruttare le peculiarità di un fine settimana caratterizzato dalla sprint race?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
Rimangono solamente due sedili da assegnare per la stagione 2023.
La Williams ha annunciato nel fine settimana di Austin l’arrivo di Logan Sargeant, a patto che il ragazzo statunitense guadagni la superlicenza nell’ultima corsa di Formula 2 in programma ad Abu Dhabi. Nonostante non siano molte le preoccupazioni a riguardo - Sargeant dovrà limitarsi a non perdere più di quattro posizioni in classifica -, la scuderia di Grove non lascerà nulla al caso e schiererà Logan nelle seconde libere brasiliane, in programma sabato mattina, in modo tale da garantirgli un punto extra.
Molte meno sono invece le certezze riguardanti il volante ancora libero in Haas. Tramontata la candidatura di Giovinazzi dopo il botto di Austin, e accettato lo scarso interesse di Ricciardo – un sentimento incomprensibile, aggiungeremmo noi -, la sfida sembra limitata alla conferma di Mick Schumacher o al ritorno in Formula Uno di Nico Hülkenberg. Il secondo appare in vantaggio da qualche settimana; un risultato monstre di Schumi Jr potrà cambiare le carte in tavola o è già troppo tardi?
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