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Immagine del redattoreLuca Ruocco

Giù La Visiera - Guida al GP di Singapore 2022


La notte di Singapore torna a splendere grazie a suoni e colori del mondiale di Formula Uno, con le monoposto chiamate a sfrecciare tra i muretti di Marina Bay dopo due anni di pausa forzata. Tra un Max Verstappen impegnato nel primo match point stagionale, una Ferrari in cerca di riscatto e una Mercedes indecifrabile, chi interpreterà al meglio il toboga equatoriale?


Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!


LA PISTA

Senza sosta. Questa la cifra di un tracciato entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo sin dal 2008, anno dell’esordio segnato dal crash gate e dallo psicodramma al rifornimento per Massa e la Ferrari.

L’atmosfera notturna, le luci artificiali e il buio dello sfondo esaltano la natura del labirinto di Singapore, che impegna i piloti in un susseguirsi infinito di svolte secche e alquanto brevi, tutte contorniate da muri in cemento. L’umidità, quasi sempre oltre la soglia del 90%, rende ancor più difficile mantenere la concentrazione in quella che, a detta di tutti i piloti, si rivela quasi sempre la domenica più dispendiosa dell’anno.

Il toboga della città del Leone mette in crisi tanto la concentrazione dei piloti quanto la stabilità delle vetture, chiamate a digerire un’infinità di sconnessioni e una lunga teoria di frenate, inserimenti decisi e ripartenze da basse velocità. Vengono quindi premiate precisione in inserimento e doti di trazione, con lo spunto del motore termico particolarmente rilevante viste le numerose occasioni di recupero d’energia in frenata, responsabili di una minore importanza dell’MGU-H.

Infine, oltre a non sottovalutare il rischio di qualche sessione bagnata, occorre ricordare il fondamentale ruolo della Safety Car, uno dei pochi fattori capaci di ribaltare il risultato delle qualifiche, che mai come a Singapore regalano momenti di adrenalina pura.


IL PROGRAMMA

Tra i maggiori campionati propedeutici, solamente la W Series affiancherà la Formula 1 in quel di Singapore.

Le sessioni di entrambi i campionati verranno trasmesse in diretta esclusiva da SKY SPORT F1; per quanto riguarda l’offerta in chiaro, TV8 proporrà in differita qualifiche e gara della massima serie, rispettivamente alle 18.30 di sabato e alle 18.00 di domenica.


SU DI GIRI

Max Verstappen. Il fresco venticinquenne punterà alla sesta vittoria consecutiva, unico risultato grazie al quale potrebbe laurearsi campione del mondo già a Singapore – a fronte di una pessima domenica per Leclerc (8/9° o peggio) e una mediocre corsa di Perez (4° o peggio) -. In realtà, l’olandese sbarca in Asia forte di uno stato di forma al limite dell’umano, che lo ha portato a vincere in ogni condizione da Budapest in poi e che, francamente, scoraggia qualunque previsione che non lo veda sul gradino più alto del podio. A Singapore, però, servirà costruire l’impresa sin dal sabato, attaccando Leclerc nel suo habitat naturale: sarà possibile?


INSABBIATI

Dall’introduzione dell’unico, mastodontico aggiornamento alla vettura tra Budapest e Spa, la Haas sembra essersi completamente persa. Mancano le prestazioni, mancano i risultati e, soprattutto, manca la continuità per una scuderia che solo qualche mese fa, al Red Bull Ring, sembrava destinata ad una seconda metà di stagione scoppiettante. Come per la cuginetta rossa si tratta di una direttiva tecnica indigesta o le novità hanno spezzato l’equilibrio della monoposto? Qualche risposta l'avremo già a Singapore, sulla carta più che congeniale alla VF22. Nel mentre, Steiner sarà impegnato a definire l’identikit del pilota mancante in chiave 2023: Schumacher, Giovinazzi o Hülkenberg?


IN SCIA

Singapore, almeno da un punto di vista di prestazioni pure, ha spesso sorriso alla Ferrari, con il Cavallino Rampante salito per ben quattro volte sul gradino più alto del podio e un pilota della Rossa in Pole Position in cinque occasioni. La F1-75, dotata per l’occasione di un nuovo fondo sul quale sono riposte diverse speranze, dovrebbe digerire in maniera eccellente le sfide del tracciato equatoriale. Tutto ciò a patto che il lavoro in fabbrica di queste settimane, unito alle già citate evoluzioni, annulli le difficoltà emerse da Spa in contemporanea all’introduzione della famigerata DT-039. Per quanto riguarda i piloti, i vertici del Cavallino possono dormire sonni tranquilli: Sainz è in netta crescita dal Canada e Leclerc seppe già dominare a Singapore nel 2019 – risultato finale a parte -, cogliendo una Pole Position dai contorni fantascientifici. È l’ora del bis?


A RUOTE FUMANTI

Il duello tra McLaren e Alpine per la quarta piazza tra i Costruttori, coincidente con la palma di ‘migliore degli altri’, vivrà a Singapore una tappa decisiva. Sia a Woking che ad Enstone hanno infatti previsto dei consistenti aggiornamenti per la prima sfida autunnale di questa stagione. Tanto la MCL36 quanto la A521 riceveranno infatti importanti modifiche al fondo e, nel caso della McLaren, anche alla zona delle pance. A quale delle due scuderie riuscirà lo scatto finale?


I SUSSURRI DEL PADDOCK

Dopo la fiammata estiva in salsa Piastri-Alpine, il mercato 2023 procede di piccolo cabotaggio. Radio Paddock indica Gasly come prima scelta della scuderia francese, con De Vries chiamato a sostituirlo in Alpha Tauri e Sargeant in Williams (di Hass abbiamo già detto). Bene, ma allora i sussurri cosa mai potranno rivelarci?

Qualcosa di più lontano nel tempo e più succulento, diremmo noi. Nel 2026 l’arrivo di Audi muoverà sicuramente il mercato dei big, scatenando rivoluzioni capaci di sovvertire i contratti più solidi. Verstappen avrà il desiderio di una nuova avventura, magari nella Scuderia della quale parla con enorme rispetto da qualche tempo? Al contrario, Leclerc verrà blindato o sarà lo stesso monegasco a non volersi impegnare prima dei responsi sulla vettura 2023?

C’è da scommettere che, in qualunque direzione, i contatti non siano mai mancati…


Fonte immagine: Scuderia Ferrari / Twitter

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