La lotta iridata più appassionante degli ultimi anni vivrà un nuovo capitolo a Spielberg, in Stiria, per il primo di due appuntamenti consecutivi tra le montagne austriache. In un fine settimana che le previsioni prevedono minacciato da temporali, chi si aggiudicherà il nuovo round della sfida? Chi preverrà a centro gruppo? Le Rosse si riscatteranno dopo il deprimente Gran Premio di Francia? Scopritelo assieme a Giù la Visiera!
Per chi fosse nuovo, o per chi volesse rinfrescare la memoria, ricordiamo lo schema che vi aspetta: la pista introduce ai segreti del tracciato; il programma ricorda quando si corre – e quale categoria corre – durante il weekend; su di giri racconta chi arriva favorito; insabbiati, invece, chi deve riscattarsi dopo una corsa o un momento difficile; in scia si concentra sui pretendenti, stiano essi puntando ad un podio, una vittoria o qualche punto; a ruote fumanti illumina il duello da seguire e, infine, i sussurri del paddock la controversia da tenere d’occhio nel ‘pacato’ mondo dei GP. Buona lettura!
LA PISTA
Incastonato tra le montagne della Stiria, il Red Bull Ring - ultimo nome dell’impianto un tempo noto come Österreichring, l’anello d’Austria – gode dello scenario più incantevole del mondiale.
La fotografia, fortunatamente, è accompagnata da una sostanza almeno di pari grado. Poche curve mai banali, allunghi abbastanza importanti da garantire corse ricche di sorpassi, saliscendi e un tempo sul giro vicinissimo al minuto garantiscono spettacolo a cavallo dell’intero fine settimana di corsa.
Il disegno del tracciato presenta due anime relativamente distinte. La prima porzione, che scala la collina sulla quale è adagiato l’autodromo, offre curve secche e relativamente lente (in particolare i due tornantini) legate da tratti in allungo, dove la precisione in inserimento e la trazione in uscita dalle pieghe lente la fanno da padrona. La discesa verso i box, al contrario, viene affrontata mediante il susseguirsi di quattro curve medio veloci, non troppo lunghe, che richiedono grande stabilità e un alto livello di carico aerodinamico.
Il circuito di Zeltweg (altra cittadina vicina all’impianto) tende quindi a premiare vetture potenti, agili nel misto e dotate di buona trazione. A differenza del Paul Ricard, il consumo gomme limitante è quello posteriore e, in gara come in qualifica, piloti e scuderie dovranno tenere in conto l’effetto dell’altitudine (circa 600 metri sul livello del mare); il gruppo turbocompressore è chiamato ad un lavoro maggiore, si possono adottare assetti più carichi del dovuto e il raffreddamento di ogni componente tende ad essere maggiormente critico.
IL PROGRAMMA
La massima serie, per la prima volta nel 2021, verrà affiancata a Spielberg dalla W Series, la categoria formativa di monoposto (identiche a quelle di Formula 3 Regional) dedicata a giovani donne pilota. Il fine settimana austriaco vedrà anche il secondo appuntamento della Porsche Supercup, visibile come la F1 integralmente su SKY SPORT F1. La W Series, al contrario, non ha ancora finalizzato un accordo con enti televisive italiane. Le repliche di qualifiche e gara della massima serie su TV8 andranno in onda alle 18.30 di sabato e alle 19.30 di domenica.
SU DI GIRI
Sarebbe troppo banale selezionare per il terzo fine settimana di seguito la Red Bull e Max Verstappen, anche se i leader di entrambi i campionati meriterebbero a pieno titolo la palma di super favoriti per il fine settimana di casa.
Volgendo lo sguardo al centro gruppo, quindi, sulla cresta dell’onda in Austria non può che giungere la McLaren. Il trionfale Gran Premio di Francia – ovviamente in termini relativi al confronto con Ferrari – ha visto il team di Woking consolidare la terza posizione in classifica costruttori; Norris sembra non sbagliare un colpo, ed è l’unico pilota del Circus ad aver sempre guadagnato punti nel 2021; Ricciardo inizia ad ingranare con la monoposto papaya e, infine, il disegno della pista austriaca sembra concepito apposta per esaltare una monoposto efficiente, veloce sul dritto, gentile sugli pneumatici e sufficientemente competitiva in curva. Estenderanno il dominio sul centro gruppo?
INSABBIATI
Troppo facile, direte voi. In Stiria, però, la Ferrari giunge con la sabbia che ricopre mezza vettura, altro che.
Il drammatico Gran Premio di Francia ha di certo esagerato alcune criticità della monoposto, complici condizioni esterne ed errori d’assetto che abbiamo approfondito qui dopo la corsa (intuizioni confermate da varie analisi dei giorni seguenti). Ciò non toglie che il blasone, la storia e la passione che circonda il Cavallino si sposi terribilmente male con una corsa affrontata praticamente in caduta libera.
Il Gran Premio di Stiria, quindi, deve rappresentare un’occasione di pronto, immediato riscatto. A prescindere dalla pioggia (sull’asfalto bagnato di Imola la SF21 si è trovata benissimo), tanto il disegno del tracciato quanto la lezione del Castellet dovrebbero permettere alla Rossa di ben figurare tra le montagne austriache. Le curve più lente, la necessità di ottima trazione e i carichi molto minori sulle coperture anteriori dovrebbero aiutare la SF21 anche in gara, al netto di una qualifica che – dovesse Leclerc ritornare in forma – grazie a distacchi minimi potrebbe anche regalare qualche grande sorriso, sempre che il motore non soffra troppo in cima alla salita del primo settore.
Insomma, gli ingredienti per riscattarsi – nel limite del centro gruppo – ci sono tutti; tocca alle donne e agli uomini del Cavallino mescolarli sapientemente.
IN SCIA
Il Red Bull Ring rappresenta una sorta di appuntamento di casa anche per l’Alpha Tauri.
La scuderia faentina sta vivendo un ottimo momento, grazie allo sblocco del potenziale della AT02 anche nelle curve più lente. Il tracciato di Spielberg, in qualche modo, si avvicina al Bahrain dove le prestazioni di Gasly lasciavano presagire addirittura la ‘vittoria’ a centro gruppo. I numerosi allunghi e il motore Honda permetteranno una replica della situazione, magari senza contatti al via?
La pista della Stiria, inoltre, è la meglio conosciuta tra tutte quelle del mondiale da Yuki Tsunoda, che potrebbe così finalmente costruire un fine settimana senza sbavature mettendo a tacere critiche che si fanno sempre più insistenti, anche nell’ambiente Red Bull.
A RUOTE FUMANTI
Hamilton-Verstappen. Non può che essere questo, e sarà così molto probabilmente fino alla fine dell’anno, il duello principe del fine settimana alpino.
L’olandese arriva alla corsa di casa per la Red Bull in evidente stato di grazia, forte del dominio in tre corse di fila, dell’aver espugnato un feudo Mercedes come il Paul Ricard e di una monoposto che sembra adattarsi ottimamente ad ogni tracciato, permettendogli magie su magie.
Lewis, al contrario, sembra ricoprire il ruolo dell’ultimo cavaliere a difesa del castello di Brackley, la nota positiva in un meccanismo che mostra i primi, fisiologici segni d’inceppamento. La W12 è un’ottima monoposto, e con tutta probabilità dovrebbe giocarsi la corsa con la RB16B; è la squadra Mercedes (Bottas compreso) che ultimamente mostra qualche crepa, va in difficoltà con assetti, strategie e gestione mediatica (si veda l’affaire ‘scambio di telaio’).
Potrebbe essere la pioggia la variabile impazzita in questo capitolo della lotta iridata?
I SUSSURRI DEL PADDOCK
Immaginando che il polverone riguardante ali flessibili e pressioni degli pneumatici vada spegnendosi durante il fine settimana austriaco, il mercato piloti al contrario dovrebbe sempre più accendersi.
La pedina Ocon al volante dell’Alpine sino al 2024 è un tassello del puzzle molto più importante di quanto possa sembrare. Le porte chiuse nella scuderia francese lasceranno infatti almeno due piloti senza grosse opzioni (Bottas e Gasly); immaginando Russell in Mercedes, rimangono da assegnare a meno di sorprese i sedili Williams, Alfa Romeo e Alpha Tauri. Non le migliori prospettive per chi punta ad una scuderia di vertice.
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