Tra record in vista, bombe di mercato e cambi al vertice dei vertici, il Gran Premio di Russia sembra destinato ad entrare nei ricordi più per il contorno che per quanto, effettivamente, accadrà in pista. In effetti si profila all’orizzonte l’ennesimo dominio Mercedes: perché, allora, seguire l’appuntamento di Sochi? Scopritelo grazie ai dieci motivi di Giù la Visiera!
IL RITORNO DI DOMENICALI
Nel mondo anglosassone si sprecano gli articoli, i video e i podcast che s’interrogano – con esiti ovvi – riguardo il grado di fiducia di cui possa godere Stefano Domenicali in veste di CEO di Formula One Group, la società detentrice dei diritti commerciali del campionato. Sembra banale e al limite dell’insulto verso l’intelligenza del lettore, ma evidentemente schiere di appassionati inglesi convinti di una perenne propensione all’imbroglio degli ambienti Ferrari hanno bisogno di rassicurazioni. Eppure, dopo la lunga avventura a Maranello Domenicali ha ricoperto ruoli di assoluto prestigio in Audi, Lamborghini e FIA senza destare il minimo dubbio. La mossa di Liberty Media è perfettamente logica: l’italiano è un manager di successo e, soprattutto, conosce perfettamente l’ambiente. Il compito non sarà semplice, perché il Circus è chiamato ad inseguire un mondo in perenne e vorticosa evoluzione. A Sochi riceveremo qualche notizia ufficiale in merito ai tempi di chiusura della trattativa?
IL CIRCUITO
Riuscire ad esaltare il circuito di Sochi, universalmente riconosciuto tra i peggiori della stagione, è un esercizio di retorica che metterebbe in difficoltà persino Aristotele. Costruito intorno al villaggio olimpico, il tracciato si contraddistingue per un’infinita serie di curve a novanta gradi intervallate da rettifili più o meno lunghi. Le pieghe sono più veloci nei primi due settori, dove tra l’altro si distingue la velocissima curva 3 che circonda la piazza principale del villaggio, unica eccezione alla mediocrità della pista; le stesse diventano invece lente e tormentate nel terzo settore. L’asfalto liscio rende complicatissimo innescare temperatura negli pneumatici, i quali però tendono a consumarsi molto lentamente, tanto che Pirelli introdurrà per la prima volta in stagione la super-morbida mescola C5, solitamente riservata ai circuiti cittadini. I consumi decisamente elevati renderanno critica la scelta della mappatura unica, ulteriore elemento a sfavore di una pista che mai ha regalato nella sua storia gare spettacolari. Che il 2020 sia l’anno dell’eccezione?
IL METEO
Sochi è una delle mete vacanziere più famose della Russia, principalmente grazie alla vicinanza tra mare e montagna e, soprattutto, al clima mite per larga parte dell’anno. Fine settembre compreso: per il fine settimana del GP sono attese temperature sopra i 25°C e un cielo prevalentemente sereno, il che potrebbe aiutare i piloti nel raggiungere la giusta finestra d’utilizzo delle coperture.
L’AGONIA FERRARI
Nel 2019 la SF90, aiutata dalla miracolosa Power Unit, conquistò nove Pole Position sulle ventuno a disposizione. Averne convertite solo tre in vittoria dimostra come già durante la scorsa stagione alcuni problemi telaistici fossero presenti, problemi esasperati da una scarsa affidabilità. Furono proprio due rotture a privare la Rossa di Leclerc degli unici due trionfi frutto di una supremazia schiacciante in gara. Parliamo delle corse in Bahrain e, attenzione, a Sochi. La necessità di ottimizzare la vettura per un solo tipo di curve mascherò gran parte delle difficoltà del telaio, ed il super-motore fece il resto permettendo guadagni mostruosi ad ogni allungo. Leclerc sfiorò il mezzo secondo di vantaggio in qualifica, e senza il battibecco tra i due piloti le Rosse in gara avrebbero tranquillamente salutato la compagnia ben prima della rottura di Vettel. La scarsa potenza della Power Unit 2020 unita all’eccessiva resistenza aerodinamica della SF1000 potrebbero rendere Sochi il peggior calvario della stagione: la relativa facilità nel trovare l’assetto perfetto aiuterà a contenere i danni? Intanto i tecnici di Maranello porteranno in Russia alcune piccole novità aerodinamiche, votate principalmente a verificare la correttezza della direzione di sviluppo intrapresa, più che a ribaltare una situazione evidentemente incorreggibile, almeno fino al 2021.
I RECORD DA RISCRIVERE
Sochi rappresenterà, grazie a due esempi decisamente di rango, uno dei paradossi principali del mondo dei record sportivi. Kimi Raikkonen raggiungerà infatti Rubens Barrichello in quanto a numero di Gran Premi disputati (322), mentre Lewis Hamilton con buona probabilità affiancherà Michael Schumacher in cima alla classifica delle vittorie conquistate in Formula 1 (91). Capiamo il fascino perverso di numeri e statistiche, ma perché festeggiare con tanta enfasi un record che i due dovranno condividere con altri piloti quando, con assoluta certezza visto il dominio Mercedes, entrambi li supereranno presto? Mistero dei misteri.
GLI INSEGUITORI
Mentre avrebbe innegabilmente risvolti comici un tentativo di evitare che Kimi conquisti il record appartenente a Barrichello, fa parte della natura stessa di un Gran Premio che Hamilton debba battere gli avversari per salire nell’olimpo appartenuto, sino ad ora, al solo Schumacher. I due piloti più quotati a fermarne la corsa sono Valtteri Bottas e Max Verstappen. Il primo si è sempre esaltato a Sochi – tranne nel 2019, quando stranamente fu spento e inconsistente -, tanto da regalare nel 2018 la vittoria al compagno impegnato nella corsa al titolo contro Vettel. Quest’anno Bottas, dovesse finalmente ritrovare la forma dei primi Gran Premi, potrebbe davvero correre indisturbato verso la seconda vittoria in Russia. Verstappen, al contrario, in Italia ha vissuto due settimane di delusioni estremamente cocenti. Ritirato a Monza, la corsa perfetta per recuperare diversi punti su Hamilton, non ha potuto neanche disputare il GP di Toscana, una corsa dove avrebbe sicuramente sfruttato al meglio l’enorme potenziale della RB16. Sochi non ha mai sorriso alla Red Bull: l’assurdo 2020 regalerà l’ennesima sorpresa?
UN PODIO IN ROSA
Le polemiche riguardanti la RP20, o Mercedes Rosa o copia-carbone della W10, stanno via via diminuendo nel tempo. Escludendo il giudizio sportivo riguardo la scelta progettuale di Racing Point, è innegabile che gli obiettivi siano stati in larga parte raggiunti. La monoposto è veloce, affidabile e risponde bene agli sviluppi (significativo quello introdotto al Mugello sulla vettura di Stroll). Esistono però, dalle parti di Silverstone, dei rimpianti per il potenziale enorme mai veramente sfruttato? Al di là della classifica, condizionata dalla penalizzazione di quindici punti per la vicenda delle prese dei freni, in fondo Perez e Stroll hanno conquistato un solo podio, per altro nella corsa folle di Monza. Una bevuta di champagne figlia del solo merito ancora non si è vista. Il GP di Russia potrebbe essere l’occasione buona, visto anche il vantaggio in termini di consumi del propulsore Mercedes? Intanto si vocifera che a Sochi sulla RP20 debutterà l'innovativa sospensione posteriore Mercedes, indicata dai più come il grande vantaggio della freccia d'argento 2020. L'aggiornamento del componente, per clienti che utilizzassero la specifica 2019, è permesso da regolamento senza utilizzare gettoni, nonostante varie polemiche in merito.
UN PODIO IN GIALLO
Sulla carta Sochi non dovrebbe assolutamente favorire le Renault. Eppure il motore potente e la monoposto scorrevole potrebbero regalare delle sorprese, permettendo finalmente a Ricciardo di coronare una crescita prestazionale del pacchetto oggettivamente importante. Nel paddock, però, circolerà un’altra interessante voce riguardante la Casa della Losanga. Abiteboul ha dichiarato che a breve potrebbero aprirsi scenari per la fornitura della Power Unit transalpina ad una nuova scuderia cliente, dato che dal 2021 McLaren passerà a Mercedes. Il pacchetto è invitante e l’impegno a lungo termine della scuderia transalpina dovrebbero aiutare. Quali sono gli indiziati maggiori? Noi propendiamo per Williams e la nuova proprietà…
IL MERCATO
Sette sedili per, potenzialmente, una quindicina di piloti. Sochi regalerà qualche annuncio, qualche indiscrezione in più? Intanto in rapida sequenza vi ricordiamo quali scuderie tenere d’occhio.
- Red Bull : chi affiancherà Verstappen? Albon o Gasly guardando ai piloti a disposizione, Perez affidandosi ad una sorpresa esterna.
- Alpha Tauri : uno tra Albon e Gasly, mentre il sedile di Kvyat sembra destinato ad un giovane, probabilmente giapponese vista l’influenza di Honda. Unico indiziato è Tsunoda, alfiere Carlin in Formula 2.
- Alfa Romeo : entro fine settembre capiremo se Kimi vorrà continuare nel 2021 grazie ad un’opzione a suo favore. Dovesse abbandonare, Hülkenberg sembra in vantaggio su Perez. Il sedile FDA di Giovinazzi dovrebbe cambiare padrone: Schumacher è favoritissimo.
- Haas : la coppia granitica Magnussen-Grosjean dovrebbe finalmente cambiare. Perez sembra graditissimo (tra sponsor e mercato messicano è perfetto per l’azienda statunitense di patron Gene), mentre sul secondo sedile potrebbe rimanere Kevin o sedersi un giovane FDA (Illott o Shwartzman).
LA FORMULA 2
In breve, ma proprio in breve? Non perdete assolutamente la Formula 2. Cinque piloti in quindici punti in testa alla classifica, ad oggi comandata da Schumacher. Nessun favorito, corse solitamente folli e piene d’adrenalina. Gli orari? Qualifiche alle 13.00 di venerdì, gara 1 alle 09.15 di sabato e gara 2 alle 09.55 di domenica.
Commentaires